INTERVISTA AL DOTT. MAURIZIO POLI: IL RUOLO CENTRALE DELLA FREQUENZA VIBRATORIA 100 HZ IN FISIOTERAPIA.

I 100 Hz rappresentano la frequenza più conosciuta dal punto di vista della ricerca scientifica anche perché gli strumenti del passato non riuscivano a superare questa frequenza nel produrre la vibrazione, di conseguenza, c’è molto materiale scientifico che ha determinato fin dagli anni ‘70 la conoscenza che la vibrazione a 100 Hz determina il riflesso tonico vibratorio, cioè stimola a livello centrale un impulso che è uguale a quello della contrazione muscolare periferica.

Questa, di conseguenza, ha una grande capacità di generare tono all’interno del muscolo vibrato, e di interagire con le unità motorie presenti, che molto spesso, nell’anziano soprattutto, sono parzialmente sopite, come anche nel paziente infortunato.

Grazie alla vibrazione a 100 Hz è possibile utilizzare anche tutto l’ambiente propriocettivo, fortemente stimolabile da questa importante frequenza.

I 100 Hz, abbinati a quello che è l’esercizio fisico, sono molto utili laddove esista una necessità di riattivare una muscolatura che per vari motivi è rimasta ferma per un po’ di tempo.

Per esempio, dopo un intervento chirurgico, è possibile andare a lavorare sugli extrarotatori per rinforzare i muscoli all’interno di una programma di rinforzo della spalla, mentre nel caso di un anziano sarcopenico con difficoltà motorie in cui si sono ridotte proprio le quote motorie di attivazione nel muscolo, è possibile lavorare sulla una catena estensoria per risvegliare progressivamente queste quote motorie.

CI FAI QUALCHE ESEMPIO DI APPLICAZIONE DI TRASDUTTORI SU PATOLOGIE?

I 100 Hz sono molto utilizzati, vengono inseriti di supporto a tutte le riattivazioni basiche, per esempio sulla propriocezione il paziente prima si sottopone a vibrazione e a seguire va a fare tutte le esercitazioni di propriocezione su tavolette instabili elettroniche o meno.

La vibrazione a 100 Hz può essere utilizzata benissimo anche per fare del core stability, già sul lettino è possibile applicare questo tipo di metodologia posizionando i trasduttori sulla zona addominale.

I 100 Hz differiscono dalle altre frequenze soprattutto perché riescono ad avere una capacità di interagire su una grossa problematica che è quella neurologica dove c’è l’ipertono spastico. Lo stimolo vibratorio a 100 Hz determina a livello centrale sempre una stimolazione di tono ma il fatto che viene applicato sul muscolo antagonista a quello spastico riduce la sua spasticità nel muscolo favorendo il lavoro del terapista.

Di conseguenza i 100 Hz risultano essere anche una frequenza di forte utilizzo in tutti gli ambiti, che vanno quindi dalla rieducazione a quello che è un discorso propriocettivo, ad un discorso di riattivazione geriatrico di vario tipo.

Il concetto delle vibrazioni è molto importante perché in realtà non viene effettuata nessuna modifica su quello che è la struttura muscolare periferica ma vengono fornite informazioni nel sistema sensoriale che le vie afferenziali portano al sistema nervoso centrale da cui ne deriva una risposta differenziata a seconda delle frequenze che vengono utilizzate.

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Pubblicato il: 3 Giugno 2022